"E così esisti davvero, non sei una leggenda."
"Cosa ti fa pensare che io esista davvero?"
L'uomo sembrò riflettere. "Ti abbiamo trovato. Ti hanno trovato. E ti daranno pure la caccia."
"Pensi forse possano darmi la caccia se io prima non l'avessi permesso? E cos'hanno trovato? Hanno trovato una forma? O forse più forme?" L'Uomo si avvicinò all'uomo. "In me hanno trovato il concetto che hanno di loro. Ma questo non lo sanno e nemmeno tu lo puoi capire, ora."
"No, cosa intendi, spiegati."
"Siete ciò che pensate, il vostro mondo è ciò che voi avete pensato. E i pensieri non vi appartenegono. Questo mondo non vi appartiene, il vostro corpo non vi appartiene. Dunque, uomo della Città dei Due Soli, ti chiedo...CHI sta dando la caccia a me?"
L'uomo si tolse il cappuccio. "Ma tu ora chi sei? Io ti conoscevo in un modo, ma ora...ora, i tuoi occhi, questo luogo...sembra fermo e in movimento allo stesso tempo! Che fine ha fatto ciò che eri?"
"Tu ti riferisci a questo corpo, ma non sai cos'era questo corpo. Se lo sapessi, sapresti anche dove si trova ora. Quello che vedi, quello che senti è il Potere. Io sono il Potere e do vita alla Natura di tutte le cose. Questa Natura, in questo luogo è movimento e immobilità, esistenza e non esistenza. Io le rendo tali per quello che sono, affinché voi le possiate comprendere."
"E allora ti chiedo...chi sei?"
"Noi siamo in molti e siamo sempre la stessa persona." L'uomo era basito. "Quando è necessario veniamo e quando tutto è compiuto ce ne andiamo nel modo che vi è concesso vederci andar via. Quando sarete pronti mi vedrete. Solo allora conoscerete ogni cosa di me."
"Ma cosa sei...?"
L'Uomo si avvicinò e gli occhi sembrarono accendersi. "Non ho alcun Nome, non ho alcuna Forma. Ma se guardi bene dentro te, mi troverai. Là, là dove il tuo Destino si deposita nel Nulla...là, ti chiedo...riesci forse a vedermi?" L'uomo abbassò lo sguardo lungo il precipizio alle spalle dell'Uomo, come per guardare dentro di sé.
"Come pensi che il tuo sogno possa esistere? Pensi davvero ci sia qualcosa tra l'abisso e il destino o tra la terra e il cielo?"
L'uomo lo guardò negli occhi e anche se erano ancora verdi come la foresta che aveva attraversato, lo stavano bruciando come fossero di fuoco.
"Cosa vedi piccolo uomo? Vedi il Nulla? E' forse il Nulla a sorreggere il tuo mondo? Cosa vedi?"
"Io non riesco, non riesco..."
"Là, là dove non riesci."
"Ma non è possibile! Non è possibile!"
"E' per questo che sono tornato. Per rendere tutto questo possibile, ancora una volta. Per portare a casa il Re della Città dei due Soli."
"E come farai?"