domenica 10 ottobre 2010

Tat Tvam Asi


"...Noomak, bentornato."

Ero di nuovo in quel luogo, così terribile, così perfetto e così letale per qualsiasi cosa avesse un unizio e una fine...

e prima di rendere omaggio al Re di quel Mondo cercai di creare illusioni e falsità, invano...poiché quello era il Regno, la Realtà ultima e così facendo le resi omaggio.

"Come vedi da te stesso questo luogo è reale Noomak."

Avevo imparato col tempo a non lasciarmi turbare dal suo volto e adesso riuscivo perfino a guardarlo negli occhi.

"Si, vedo che non ci sono regole che possano essere infrante e ritengo perché questo sia il Regno."

"E' la condizione che crea il luogo, è il concetto che crea il mondo, sia esso un mondo reale o illusorio."

"Da dove vengo è facile creare, è facile conservare ed è facile distruggere, ma in questo luogo, ogni volta che mi ci trovo dentro non c'è nulla che possa essere né creato, né conservato, né tanto meno distrutto."

"Perché questo luogo non è percepibile con altri luoghi eppure, stando in altri luoghi puoi venire nel mio Regno, causa prima e causa ultima di tutti gli altri. Ma immagino tu ti sia già chiesto il perché di questo Mistero."

"Perché gli altri Mondi sono creati dalla Realtà e questa, pur essendo una Realtà Nascosta continua a esistere anche in mezzo a ciò che è causato."

Ci fu una pausa, poiché sapeva che ciò di cui parlavo non era l'oggetto delle parole.

"Tutto può esser conosciuto da lei Noomak, ciò che è falso, ciò che è vero o soggettivo, solo lei esiste, solo lei è infrangibile da alcunché, solo la Verità esiste e null'altro."

"Ma cosa distingue la sua esistenza dall'illusione che esista qualcos'altro? Se non sai di sognare in un sogno, quella sarà comunque una realtà."

"Elimina le parole, elimina i cinque sensi. Fatto questo elimina anche l'intelletto e conosci la Realtà con ciò che ti rimane, questo è il mio Regno, questa è la strada che ti ci riporterà ogni volta che lo vorrai...non vi è conoscitore perché non c'è nulla da conoscere, non vi è causa perché non vi è nulla di causato. Tutto è."

"Quello che mi chiedo è perché debba esser vero il tuo Regno e non quello di altri Mondi. Perché debba esser ciò che è e non essere ciò che non è."

"La tua domanda è lecita, ma conoscere la risposta ti ucciderà. Sei pronto a morire Kshatriya?"

"Se morirò, sarà la risposta stessa a farmi risorgere." E cominciai a disgregare la Forma. "Altrimenti sarà falsa, come il Mondo dal quale provengo."