giovedì 17 marzo 2011

The Supreme




"Let no more trouble shake thy heart,
because thine eyes have seen
My terror with My glory."
(BG - XI, 49)




Lezioni di Massa Vol.I

...e chiudendo il libro conclusi la lezione dicendo agli studenti dell'Istituto Iperuraneo...

"una manifestazione, una trasformazione, è percepibile solo quando non c'è identificazione tra osservatore e sistema di riferimento; nell'identificazione il nulla e l'infinito sono le uniche cose percepite, e coincidono"
"ma cosa vuole dire con questo oh Grande Guru della Crusca!?"
"che un oggetto di massa infinita non ha possibilità di movimento, è non osservabile"

alché, in tono di sfida si alzò uno studente indiano del corso di Fisica originario di Chennai e in uno slang maccheronico tipico dell'Illinois mi fece....

"ma Potente Guru dei Quattro Cantoni, un oggetto puo' avere massa infinita?"
"forse non sai di essere tu l'oggetto della tua stessa domanda"
"ma posso considerarmi io un oggetto" ?
"per arrivare alla Conoscenza devi usare la logica e questa ti chiede, sei il corpo? sei la mente? o sei qualcos'altro?"
"si ma non mi ha risposto oh Supremo Maestro del Floppy Disk, innanzitutto la logica mi chiede: sei un oggetto Chandra?"
"la domanda è la stessa caro Subrahmanyan, e la risposta pure: la Coscienza ha una massa?"
"io non ho parlato di Coscienza, né lei ha elementi per stabilire che esista"
"ne ho parlato io infatti, e la domanda in quanto parola esprime un concetto che non è chiaro in te: CHI definisce l'oggetto? se non trovi CHI stabilisce cosa sia un oggetto non puoi trovare la risposta alla tua domanda poiché il Sistema non è descritto in maniera completa, la risposta dunque non potrà che essere incompleta"
"allora stabilito che IO definisco cosa sia un oggetto, posso IO avere massa infinita?"
"allo stesso modo in cui non ne hai, in questo modo l'Uroboro si chiude"
"per favore cerchi di non sforare in campi che non c'entrano nulla"
"nulla, appunto"
"appunto cosa?"
"tu sei Quello"
"io sono io, sono qui, con il mio corpo, di massa finita"
"eppure sono stati scoperti corpi senza massa ed è nota la natura duale della luce"
"e cosa c'entra con l'infinità di un corpo?"
"la luce ha un comportamento duale perché duale è l'osservatore che percepisce: tu sei colui che non percepisce, ma che è percepito"
"non la seguo più Venerabile Maestro della Chiusura Lampo"
"nell'osservare un fenomeno, Creazione compresa, abbiamo 3 elementi; osservatore, osservato e osservazione"
"non mi dica adesso che è la Trinità..."
"no Chandrasekhar, non lo è infatti"
"e dunque?"
"il comportamento dell'osservato dipende dalla natura dell'osservatore"
"e questa natura è duale?"
"bravo, colui che non ha una natura duale è lo stesso che può identificarsi in una natura duale"
"e dunque?"
"l'osservazione cambia a seconda della natura dell'osservatore; il Regno di cui parlava Gesù, una delle incarnazioni di Cristo, è osservabile utilizzando il potere dell'identificazione, dell'incarnazione stessa"
"in che modo?"
"con la logica! cos'altro sennò? e nella logica è compreso il suo stesso abbandono (disidentificazione da tutto)"
"cos'è la logica?"
"associazione"
"associazione di cosa?"
"osservatore (sensi), osservato (oggetto dei sensi) e osservazione (mondo sensibile)"
"oh Supremo Maestro delle Fettuccine, io credo lei stia delirando"
"il mio delirio è percepibile dalla tua mancata identificazione con il mio ragionamento, allo stesso modo in cui l'infinità del mare è percepibile dall'acquisita consapevolezza d'una goccia d'acqua"
"ripeto oh Sublime Guru del Bloody Mary, lei sta delirando; una goccia d'acqua non può avere consapevolezza di esserlo"
"le parole aiutano il processo d'identificazione allo stesso modo in cui non lo aiutano affatto caro Subrahmanyan; la tua vera natura è scevra da qualsiasi identificazione"