La Verità è diversa da una verità perché la prima comprende la seconda e quest'ultima non esisterebbe senza l'esistenza della prima, pertanto La Verità è per me il motivo stesso di ciò che ci fa dire cosa sia La Verità, come un Uroboro, come un Cerchio, definiamo noi stessi nello stesso momento in cui definiamo La Verità, dunque definiamo l'esistenza.
Perché esistiamo? La risposta a questa domanda è La Verità, poiché l'esistenza delle cose è il limite estremo che possiamo conoscere attraverso il "sentire", dunque prima d'intuire perché esistiamo, comprendiamo cosa significhi l'esistenza stessa; accumulo d'informazioni? accumulo di emozioni? (sempre d'informazioni parliamo...)
Oppure TRAMITE l'accumulo d'informazioni siamo in grado d'elaborare un concetto, un'IDEA che vogliamo esprimere?
Anche quest'idea nel presente in cui avverrà diventerà un'informazione e allora ci preoccuperemo di definire prima la differenza tra un destino predeterminato ed una libertà totale di decisione, piuttosto che la capacità di elaborare idee più o meno complesse.
Queste idee sono effettivamente nostre?
Il segreto è nella memoria, in quanto senza questa crediamo di essere liberi quando in realtà abbiamo la stessa condizione degli Dei o dell'unico Dio, siamo soli e siamo tutto, ma esistere lo abbiamo dimenticato.
Noi siamo e sappiamo tutto in quanto siamo Dio stesso.
"e lo fece a sua immagine e somiglianza...."
"io sono..."
E' forse così? E' forse una scoperta 'perfetta'?
Il Creato che scopre di essere il Creatore....
...sta scritto nei libri, nelle poesie, nei quadri, nei monumenti, nei templi, nella vita dell'uomo, nella storia, nella ricorrenza ciclica degli eventi.
Sta scritto nel Cerchio.
Senza inizio, senza fine.