per quale motivo devo sorreggere quel loro fiato facendo finta di non vedere che un tempo essi furono, e per quale motivo devo comprendere chi di loro venga visto da occhi che non siano i miei?
dove risiede quello sguardo che un tempo m'illudeva d'esser solo, quando invece non è più qui a protegger queste parole che vengon lette ancora prima d'esser scritte?
cosa cambia non lo so, so soltanto che quel lago silenzioso è ora popolato di creature, e quel che un tempo ritenevo fuori dal comune è solo un lago ricco di morti, di vite e di paure
si china uno di loro a guardarmi, giusto il tempo di capire se lo veda oppure no, - ma non è lo sguardo! - penso tra me ed avendomi sentito si ritrae alle sue altezze "ma tu ci vedi?"
non rispondo che con la testa e già mi attiro l'attenzione, altri due si avvicinano e una donna mi sorride "lasciatelo stare"
"ma lui ci vede!" dice ancora scomparendo (non so dove) quel gigante
la sua voce è ancora qui da qualche parte, ma che strano, non sembra appartenere a questo scorrere del tempo
"come riesci a fare questo, figliolo?"
mi giro e non c'è nessuno, mi rigiro e vedo un vecchio avvicinarsi lento e stanco "come riesce uno come te, a vedere uno come me? sarai mica tu ad esser morto ed io ad esser vivo?"
"tu ci senti!!" continua il gigante in qualche luogo della stanza
"e dimmi giovanotto, potresti anche metter pace ad un paio di faccende che ho in sospeso?"
e fu così che tutto ebbe inizio
e fu così che conobbi di questo gli altri mondi
pieni d'avventure, di morti e di paure
"dunque è vero, tu ci vedi !!"
ed ancora me lo chiedi?
sì, ti vedo, tu sei qui, io di te conosco questo ed altri dì,
di coloro che verranno conosco gioia, dolore e affanno
e di coloro che son stati, io li vedo come un tempo sono nati
è perché non sono vivo,
è perché non sono morto,
della Partenza son l'Arrivo,
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